Toscana, Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Trentino, Alto Adige, Veneto, Umbria, Puglia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna, Molise.

Parrucche per pazienti oncologici: detraibilità, contributi e rimborsi regionali

Alcuni trattamenti antitumorali possono causare la caduta capelli che, oltre a generare una sofferenza psicologica aggiuntiva, comporta un costo, anche oneroso e non sempre sostenibile per la persona malata, per l'acquisto di una parrucca. Le regioni sopra menzionate prevedono un contributo di rimborso per l'acquisto della parrucca. 
Purtroppo però gli interventi pubblici per l'acquisto della parrucca in caso di alopecia da trattamenti antitumorali non sono disciplinati in modo uniforme da una normativa nazionale e le disposizioni regionali sono quanto mai diversificate e coprono il bisogno a macchia di leopardo. Non tutte le regioni stanziano fondi a parziale o totale contributo per l'acquisto della parrucca: con un'evidente disparità tra Nord e Sud del paese aggravata dalla eterogeneità dei criteri applicati per il rimborso che varia da regione a regione. Alcune associazioni di volontariato operanti sul territorio mettono a disposizione delle parrucche per pazienti oncologici.

Ma è anche importante sapere che, per tutti pazienti oncologici indipendentemente dal luogo di residenza, la spesa per l’acquisto della parrucca in caso di alopecia per trattamenti antitumorali può essere detratta fiscalmente dai redditi.
Quindi, partiamo proprio da questa notizia per entrare nel dettaglio delle informazioni appena enunciate.

Contributi  per l’acquisto della parrucca Regione per Regione

BASILICATA

Per le donne residenti in Basilicata è previsto uno specifico finanziamento per l’erogazione di ausili protesici con oneri a carico del Sistema Sanitario Regionale, prevedendo un contributo economico fino ad un massimo di  250 euro pro-capite per l’acquisto di una parrucca e di  50 euro pro-capite per protesi tricologiche, da erogare da parte delle Aziende Sanitarie ASP e ASM sulla base di apposita richiesta corredata da idonea certificazione rilasciata dalle competenti strutture sanitarie aziendali.

EMILIA ROMAGNA

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha deciso di disporre l’erogazione, a carico del Servizio sanitario regionale, di un contributo di 400 euro per l’acquisto di parrucche da parte delle pazienti (residenti in Emilia-Romagna ) che perdono i capelli in seguito a trattamenti chemioterapici o radioterapici per la cura di patologie oncologiche. Il contributo verrà assegnato una tantum, indipendentemente dall’Isee e dalla situazione reddituale della paziente.

Le richieste di contributo dovranno essere indirizzate all’Azienda Usl di residenza, utilizzando la modulistica e gli eventuali indirizzi operativi che verranno definiti dalla Direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute entro un mese circa a partire dal 30 Luglio 2019. Le pazienti dovranno allegare il certificato che attesti la patologia neoplastica e l’alopecia verificatasi in seguito a trattamenti radioterapici o chemioterapici, insieme alla ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale del paziente che presenta la domanda) posteriore alla data di entrata in vigore del provvedimento stabilito dalla Giunta. 
Sarà l’Azienda Usl, una volta verificata la regolarità della documentazione presentata, ad accogliere le domande ammissibili e a concedere il contributo richiesto, rendicontando alla Direzione generale dell’assessorato.

LIGURIA

Il contributo è assegnato alle persone affette da malattia oncologica che, a causa della chemioterapia, hanno perso i capelli e con un ISEE pari o inferiore a 10.000 euro. Vengono  accolte tutte le domande che rispondono a tali requisiti, fino ad esaurimento dei fondi.
Le richieste devono essere presentate allo sportello Unico del Distretto Sociosanitario corredate della documentazione utile: 1) modulo di richiesta; 2) certificazione medica che attesti la malattia;
3) ISEE valido; 4) documentazione fiscale attestante la spesa per l'acquisto della parrucca.
Il contributo erogato corrisponde  all'80% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 250 euro.

LOMBARDIA

La Regione Lombardia con DGR n. 2531 del 17.10.2014 ha promosso sul proprio territorio “azioni per la qualità della vita delle persone sottoposte a terapia oncologica chemioterapica”. In particolare è prevista  l’erogazione di un contributo fino a 150 euro per l’acquisto di parrucche a favore di donne, residenti nel territorio dell’ASL Monza e Brianza, affette da alopecia a seguito di trattamento chemioterapico. Per richiedere il contributo è necessario presentare la seguente documentazione: 1) Copia Carta d’Identità in corso di validità; 2) Documentazione della spesa sostenuta per l’acquisto della parrucca (fattura o altro documento contabile); 3) Dichiarazione rilasciata dalla struttura sanitaria presso la quale è effettuato il trattamento chemioterapico che attesti l’insorgenza di alopecia a causa di neoplasia, 4) Domanda di rimborso indirizzata all’ ASL Monza e Brianza – Direzione Sociale, V.le Elvezia 2 – 20900 Monza.
La documentazione può essere trasmessa via mail oppure consegnata direttamente alla Direzione Sociale dell’ASL di Monza e Brianza V.le Elvezia 2 – 20900 Monza. Per qualsiasi informazione è possibile  rivolgersi alla Direzione Sociale ASL MB  ai seguenti recapiti telefonici: 039.2384312 039.2384974

MARCHE

La Regione Marche  assegna un rimborso di 200 euro per le spese sostenute per l'acquisto di protesi tricologica in soggetti affetti da alopecia secondaria a neoplasia maligna. L'attività è gestita direttamente da: dipartimento per la salute e per i servizi sociali via Gentile da Fabriano, 3, cap 60125 Ancona (AN).  Tale rimborso è destinato a tutte le persone con neoplasia che a seguito di terapia sono affetti da alopecia ed hanno sostenuto la spesa per l'acquisto di protesi tricologica (parrucca).
È possibile presentare domanda allegando i seguenti documenti: 1) certificato che attesti la patologia neoplastica e l'intercorsa alopecia per trattamenti radio-chemioterapici; 2) ricevuta di avvenuto pagamento per l'acquisto di una protesi tricologica. L’invio va fatto tramite posta.
A seguito della domanda, il Dipartimento per la salute e i servizi sociali, provvederà a far pervenire il rimborso.

PIEMONTE

La Regione Piemonte eroga un contributo di massimo 250 euro come rimborso per l’acquisto di una parrucca per donne sottoposte a chemioterapia. Il contributo è riservato alle donne di ogni età residenti in Piemonte che sono affette da alopecia provocata da chemioterapia e che non hanno beneficiato del contributo nel 2010. Il rimborso deve essere richiesto all’Ufficio Assistenza Protesica della propria Azienda sanitaria locale di residenza portando i seguenti documenti: 1)  ricevuta d’acquisto della parrucca; 2) dichiarazione del medico specialista oncologo, certificante che la paziente è affetta da alopecia per trattamento chemioterapico; 3) la dichiarazione ISEE di importo non superiore a 38.000 euro.

PUGLIA

La Regione Puglia, con la Legge n. 8 del 02 maggio 2017 pubblicata sul BURP n. 52 del 02 maggio 2017, riconosce ai pazienti affetti da patologie oncologiche lo stato patologico della perdita dei capelli (alopecia) in conseguenza di trattamenti chemioterapici. Pertanto, ogni paziente oncologico residente in Puglia, affetto da alopecia a seguito di chemioterapia, ha diritto ad ottenere dalla ASL territoriale di riferimento un contributo di trecento euro per l’acquisto di una parrucca.  Pertanto dal 1° agosto 2017, tutti i cittadini pugliesi interessati ad ottenere un contributo per l'acquisto già avvenuto  di una parrucca, dopo un intervento oncologico, potranno rivolgersi alla propria ASL presentando i seguenti documenti:

  • Dichiarazione di acquisto a partire dal 1° gennaio 2017 e ricevuta della spesa sostenuta
  • Modello della domanda per il contributo della parrucca compilato in tutte le sue parti.

Per maggiori informazioni contattare l'Ufficio Relazioni con il pubblico: N° Verde 800529657

La proposta di legge prevede, inoltre, in via sperimentale e per due anni, la promozione del progetto "Banca dei capelli". La "Banca dei capelli" sarà costituita dalle ASL pugliesi con la collaborazione delle Associazioni di volontariato di rilievo regionale che operano per l’assistenza ai pazienti oncologici e di enti privati non aventi scopo di lucro.

TRENTINO ALTO-ADIGE

E’ previsto il rimborso di 200 euro per l’acquisto delle parrucca in capello sintetico.
Modalità di richiesta: la persona che richiede il rimborso dovrà presentarsi all’ufficio invalidi con documentazione di uno specialista che certifichi il trattamento di chemioterapia in corso. Dovrà anche portare il preventivo della parrucca.

TOSCANA

La Regione Toscana mette a disposizione delle donne  affette da alopecia per chemioterapia e delle persone affette da alopecia per le patologie elencate “nell'allegato A” alla Delibera G.R.T. n.463/2008  un contributo di 300 euro per l'acquisto di una parrucca.
La domanda per il contributo va presentata all'AUSL di riferimento.

UMBRIA

La Regione Umbria ha stanziato un contributo economico di 300 euro per l'acquisto di una parrucca per le persone affette da alopecia a causa di trattamenti chemioterapici. La prestazione è rivolta a tutti i cittadini umbri senza distinzioni di sesso o età. La richiesta va indirizzata alla Azienda Usl di riferimento utilizzando un apposito modulo, presentando un certificato che attesti la patologia neoplastica e l'intercorsa alopecia secondaria a trattamenti chemioterapici e la ricevuta di avvenuto pagamento per l'acquisto della parrucca in data successiva al 1° gennaio 2018.

VENETO

La regione Veneto si propone di erogare un contributo economico, non superiore a Euro 300,00 (trecento, 00) per l’acquisto di una parrucca a favore delle assistite Residenti nella Regione del Veneto affette da alopecia a seguito di chemioterapia e/o radioterapia conseguente a patologia tumorale, con esenzione per reddito inerente ad una delle seguenti codifiche: 6R2 (esenzione del ticket per l’assistenza farmaceutica), 7R2 (bambini di età inferiore ai 6 anni e persone di età superiore a 65 anni, il cui nucleo familiare abbia un reddito inferiore ad euro 36.151,98); 7R3 (le persone disoccupate e registrate presso i centri per l’impiego e i loro familiari a carico. Questi nuclei familiari devono avere un reddito complessivo di euro 8.263,31. Questa cifra è aumentata ad euro 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori euro 516,46 per ciascun figlio a carico. La condizione di disoccupazione deve risultare al momento della presentazione della domanda); 7R4 (titolari di assegno sociale e i loro familiari a carico); 7R5 (titolari di pensioni al minimo che abbiano compiuto 60 anni e i loro familiari a carico se il reddito familiare è inferiore a euro 8.263,31. Questa cifra è aumentata ad euro 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori euro 516,46 per ciascun figlio a carico).
Ai fini della richiesta del contributo l'assistita presenta, entro il 31 dicembre dell’anno in cui è stato effettuato l'acquisto, apposita domanda al Distretto Socio Sanitario di propria residenza.

FRUILI VENEZIA GIULIA

Nel dettaglio, la misura massima del contributo è di 400 euro per l'acquisto di una parrucca per i cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia che abbiano un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee) pari o inferiore a 30.000 euro.

Lazio

Destinatari: possono accedere al contributo per l'acquisto delle parrucche tutte le donne residenti nella regione Lazio affette da alopecia conseguente a terapia oncologica. Per l'anno 2021 l'importo del contributo erogabile per ciascuna beneficiaria sarà quantificato in euro € 250,00, e comunque non potrà essere superiore al costo sostenuto per l'acquisto della parrucca. I contributi verranno assegnati secondo il criterio cronologico di protocollazione delle domande, riportate in un'unica graduatoria regionale a prescindere dalla ASL di riferimento. L'utente, per l'importo rimanente di spesa che resta a suo carico eccedente il contributo regionale erogato, potrà usufruire delle agevolazioni fiscali previste dal DPR n.917/1986, nel rispetto di quanto disposto dal DGR n.568/2018 "Detraibilità ai fini fiscali delle protesi tricologiche ai sensi dell'art.15 comma 1 lettera c del TIUR, Indirizzi applicativi".

SARDEGNA

Il 5 febbraio 2020, la regione Sardegna ha approvato le linee di indirizzo per l’attuazione dell’articolo 4, comma 21, della Legge Regionale numero 20 (approvata il 6 dicembre 2019), che autorizza il finanziamento di 200mila euro per un contributo all’acquisto di parrucche a favore delle pazienti colpite da alopecia in seguito alla chemioterapia. Il contributo della Regione aiuterà in modo particolare chi, per difficoltà economiche, non può permettersi di acquistarne una.

 

Le linee di indirizzo approvate ripartiscono le risorse per le 8 aree socio-sanitarie della Regione e stabiliscono l’importo massimo del contributo a 150 euro a persona. Sarà compito di Ats individuare le modalità di erogazione, che non sono ancora state divulgate.

MOLISE

A seguito della Legge Regionale 5 giugno 2020, n. 6 “Contributi a sostegno delle attività a favore di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia" è possibile scaricare e compilare la domanda per l'accesso ai contributi per l'acquisto di parrucche a favore dei pazienti oncologici. Sarà necessario comunque possedere alcuni dei requisiti elencati di seguito:

 

  • di essere residente in Molise/che il beneficiario (soggetto minore/incapace) è residente in Molise, alla data di presentazione della domanda di contributo;
  • appartenere ad un nucleo familiare con ultima dichiarazione ISEE pari o inferiore a euro 20.000,00 (ventimila/00);
  • di essere a conoscenza che il contributo verrà erogato fino ad esaurimento delle risorse assegnate all’Ambito Sociale Territoriale in indirizzo, senza formazione di una graduatoria; - di essere a conoscenza che, in caso di falsità in atti e/o di dichiarazioni mendaci, sarà soggetto alle sanzioni previste dal Codice Penale e dalle leggi speciali in materia, secondo quanto disposto dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché alla revoca del beneficio eventualmente conseguito sulla base della dichiarazione non veritiera ai sensi dell’art. 75 del citato D.P.R. n. 445/2000.